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CASO 2

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Saved by Sara Demurtas
on April 11, 2017 at 10:05:37 am
 

CASO 2

  Questa non è la tua terra 

 

Cagliari. Nella mezzanotte del 26 Marzo, quattro bulli razzisti e violenti (probabilmente appartenenti a una società rugbistica del capoluogo sardo) hanno aggredito degli ambulanti bengalesi in Piazza Yenne.

Uno di loro si è buttato su una bancarella, rovesciandola. Quando il proprietario ha preteso delle scuse l'uomo ha risposto dicendo che questa è la sua terra e non quella del bengalese.

Non contenti, i bulli, hanno rovesciato anche la bancarella a fianco colpendo uno dei ragazzi. Quest'ultimo è finito in ospedale con una prognosi di 30 giorni.

Secondo le testimonianze, un cittadino bengalese avrebbe scattato alcune foto col suo cellulare ma, essendo stato visto da uno degli aggressori, è stato costretto con la forza a cancellare la foto.

Sulla scena sono giunte le forze dell'ordine che hanno semplicemente intimato alla calma. 

 

 

Punti di vista:

 

  • Lidia: 25 anni, contabile. E' nata a Milano da genitori eritrei ed ha vissuto per la maggior parte della sua vita adulta a Londra, un covo multietnico dove si è sentita veramente a casa. In merito all'Italia razzista afferma: <<L'Italia, paragonandola con Londra, è ovvio che è molto più chiusa alle culture e a razze diverse. Detto ciò, non credo sia razzista; il razzismo al quale ho assistito è dettato esclusivamente dall'ignoranza nei confronti di culture diverse e di come funziona nel resto del mondo. [...] Alle volte, poi, mi trovo di fronte a una diffidenza che sono sicura non incontrerei se non fossi di colore: in banca o alle poste, i controlli e le domande sono sempre più dettagliate, vengo guardata sempre con un velo di sospetto. Credo però che le cose in Italia stiano migliorando.>>

 

  • Rodrigue, 33 anni, atleta. E' nato in Camerun e vive a Firenze. Anche lui per quanto riguarda il fenomeno del razzismo in Italia afferma: <<Nella mia vita ho subito degli episodi di razzismo, ma in fondo non credo che l'italiano di per sé sia razzista. Ci sono i criminali e gli idioti, come in tutti i paesi del mondo, ma non esiste una cultura xenofoba. [...]  Io personalmente tra le persone che ho frequentato, anche superficialmente, non ho mai conosciuto chi mi trattasse diversamente semplicemente perché ero nero. Ho avuto la fortuna di praticare sport, tramite il rugby mi sono integrato subito. Capita che le persone sugli spalti mi fischino o mi facciano il verso della scimmia, ma quella è ignoranza e mi scivola via. Ho notato, viaggiando per lavoro, che il razzismo aumenta al Sud, e questo è strettamente collegato al fatto che il razzismo sia cresciuto in tutta Italia negli ultimi tempi. Ha a che fare, infatti, con la paura, con la crisi economica. Quando i soldi sono meno, i posti di lavoro scarseggiano, lo stato sociale viene a mancare, ce la si prende con il diverso, c'è bisogno di un nemico, non credo che questo sia dimostrazione che l'Italia è razzista.>>

 

  • Fiorenza Pontini, insegnante di inglese al liceo Marco Polo di Venezia, pubblica una serie di post violenti e xenofobi su migranti, profughi e bambini stranieri, in cui afferma: <<Ammazzeteli tutti>>, <<Bisogna ucciderli tutti>>, <<Speriamo che affoghino tutti...che non se ne salvi nessuno>> e continua scrivendo: <<A poi ho torto quando dico che bisogna eliminare i bambini dei mussulmani perché tanto sono tutti delinquenti.>> Poi, nel periodo in cui i barconi di migranti affrontano il mare, le persone muoiono nel tragitto, la cronaca parla di sbarchi, la prof incalza, scrive più spesso: <<Bruciateli vivi>>, <<Ammazzateli tutti>>. A distanza di giorni incalza: <<Almeno morissero tutti>>, <<Mi dispiace che qualche profugo si salva.>>

 

  • Elena Centemero, deputata, responsabile scuola e università di Forza Italia e presidente della Commissione Equality and non discrimination del Consiglio d'Europa afferma: << I docenti hanno il dovere di aiutare gli studenti stranieri a integrarsi e quello di insegnare il rispetto e la tolleranza nonché il rifiuto di ogni forma di odio, violenza e discriminazione>>. 

 

 

 

Approfondimenti:

 

 

 

 

 

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